Difficoltà E (escursionistico facile)
Durata: 4 ore A/R
Dislivello 450 metri.
Appuntamento ore 7:30
N.B. E’ fondamentale la puntualità in quanto, prima dell’escursione, bisogna andare a lasciare alcune auto a Cima Alta.
Annina Montauti e Rubina De Laurentiis
Ad Annina e a Rubina è stato dedicato il sentiero che loro hanno faticosamente percorso quel terribile 31 dicembre del 1943.
Questa è la storia di "due donne coraggio" di Pietracamela che il 31 dicembre 1943 persero la vita lungo un sentiero che da Pietracamela porta a Forca di Valle (Isola del Gran Sasso).
Nel periodo più drammatico di tutti i tempi, nel pieno della guerra civile italiana, in un clima di odio e di totale mancanza di ogni umana pietà, in una piccola comunità montana come quella di Pietracamela, dove la durezza di una esistenza piena di privazioni era stata ancora di più piegata dagli avvenimenti bellici, si verificò una tragedia che segnò l'animo forte del piccolo borgo.
A Pietracamela, già povera di risorse per clima e posizione durante il conflitto e con gli uomini in battaglia, tutto il peso del sostentamento gravava sulle donne e sulla loro capacità di inventarsi una sopravvivenza quotidiana. La vicenda di Annina e Rubina è emblematica nel raccontare il coraggio di due donne che, per assicurarsi un maiale da allevare per sfamare le proprie famiglie, affrontando i rigori di un inverno montano, partirono di buon mattino a piedi da Pietracamela, avvolte negli scialli e con i "fazzuli" in testa, per recarsi a Forca di Valle, dove l’allevamento degli animali era fiorente. Nel primo pomeriggio, garantitesi la commissione, nonostante fossero state sconsigliate da “Tanasio” a ripartire per l’approssimarsi del brutto tempo, con la tenacia e la forza delle madri di famiglia, vollero affrontare la montagna, per tornare al più presto dai propri figli, ma una terribile bufera di neve le inghiottì, in quella notte di dicembre, facendole soccombere.
I loro corpi furono ritrovati nei primi giorni di primavera, quando la neve si scioglie e lascia spazio ai gigli di montagna con i loro pallidi petali, come i visi delle Pretarole incorniciati dai “fazzuli”.
Questo è a memoria loro e del coraggio che dimostrano tutte le donne che, come le nostre eroine, non si fermano davanti a nulla, spinte da tutto l’Amore di cui sono capaci.
NOTE
Abbigliamento: pantaloni lunghi, maglietta, pile, giacca a vento antipioggia, uno zaino capiente, scarponcini alti da trekking, cappello e crema solare (un cambio da tenere in macchina).
Per l’alimentazione si consiglia: acqua a sufficienza, sali minerali, panino, frutta, barrette energetiche o frutta secca. Pranzo al sacco oppure nei ristoranti del territorio.
Il numero dei partecipanti alle attività è limitato a 15 persone.
Visto il numero limitato dei posti, sarà possibile la partecipazione di un solo minorenne per nucleo familiare.